Biennio Superiori


Luigi Garlando, Luce e Mario, Rizzoli 2024

Rosalba ha sedici anni, un’amica in prima linea nel collettivo studentesco che ha occupato il liceo, un fidanzato rapper che ogni tanto sparisce e una passione per la danza. La stessa di nonna Luce, che da giovane è stata una grande étoile. Ora però Luce è malata, e prima di uscire di scena vuole affidare a Rosalba i suoi ricordi più preziosi, custoditi in una vecchia cappelliera chiusa da un nastro rosso. Le chiede di non aprirla finché sarà in vita, ma Rosalba stavolta disobbedisce. E allora dalla cappelliera viene fuori una storia. La storia di Luce e Mario, la ballerina di buona famiglia e il proletario che sognava la rivoluzione. Un amore profondo e ribelle, che sembra invincibile e invece finisce all’improvviso, in modo misterioso. Come, esattamente, e perché? Per scoprirlo, Rosalba partirà per Milano, dove scaverà in un passato dal cuore grande ma anche pieno di ombre, quelle degli anni di piombo e del terrorismo. Un’epoca che sembra lontana, ma forse non lo è affatto. Sullo sfondo degli anni Settanta – uno dei periodi più intensi della storia italiana – le vicende di Luce e Mario si intrecciano con quelle del presente. E Rosalba imparerà che non esiste luce senza ombra, ma che nel cielo, a saper guardare, c’è sempre una stella a guidarci.


Alessandro Barbaglia, Scusa ma resto qui, Mondadori 2024

Zeno ha paura di tornare in classe, dopo che un gruppo di bulli l’ha umiliato in un video che ha fatto il giro di tutta la scuola. Ora la chat è invasa da insulti e meme, e la sua unica difesa è rintanarsi in camera e ignorare tutti. Fino a quando non riceve un messaggio di scuse. Chi è? E cosa vuole da lui? All’inizio Zeno non si fida, ma una certa Luna insiste, continua a scrivergli, non lo lascia solo, riempie quel silenzio raccontandogli di sé. E qualcosa va a segno.
Zeno piano piano si apre a sua volta, si lascia andare, fino a proporre un incontro per vedersi di persona, finalmente. Ma Luna era stata chiara: la loro storia potrà continuare solo se non si incontreranno mai.

Una storia di amicizia e forse di amore, leggera come uno scambio di messaggi nei ritagli di tempo, emozionante come una canzone ascoltata in vinile, sorprendente come un tuffo nell’acqua profonda.


Gigliola Alvisi, Tempesta di Libertà, Rizzoli 2024

AlvisiGiacomo Matteotti fu rapito e assassinato il 10 giugno 1924. Qualche giorno dopo, un gruppo di fascisti fu arrestato e, insieme a loro, anche alcuni personaggi di spicco vicini a Mussolini, il sospettato principale dell’omicidio. Ma per far luce su un evento che segnò la politica italiana furono necessari mesi di indagini: cosa avrebbe voluto denunciare Matteotti nell’intervento alla Camera previsto per l’11 giugno? Dov’era finita la borsa da cui non si separava mai? Cosa conteneva? Chi era stato, quindi, a ordinarne l’assassinio, e chi avrebbe tratto vantaggio dalla sua sparizione dalla scena pubblica? Un uomo che con il suo coraggio continua ancora oggi a guidarci e ispirarci.


Gigliola Alvisi, Storie Senza Frontiere, Piemme 2024

Alvisi 1
Medici Senza Frontiere è una grande famiglia fatta di infermieri, logisti, psicologi, operatori sanitari, medici e molte altre figure professionali. È un osservatorio sul mondo in cui l’essere umano è al centro. Le storie raccolte in questo libro raccontano di Paesi lontani e vicini, di guerre dimenticate, di ospedali in prima linea, di accoglienza e sostegno, della complessa macchina organizzativa che garantisce elettricità, acqua potabile, cibo, farmaci e sicurezza a chi ne ha assoluto bisogno. Dietro ogni racconto, il volto di bambini, donne, uomini a cui è stata data la possibilità di una nuova vita. E quello di operatori che sanno esattamente qual è la loro missione: garantire cure e dignità ai propri pazienti. Esseri umani che aiutano altri esseri umani.


Maurizio Maggiani, L’ultima estate coi dischi volanti, Feltrinelli 2024

Maggiani“Ci sono storie dappertutto e non c’è nemmeno bisogno di inventarle, sono lì, nella vita.” Maurizio Maggiani parte dai suoi primi ricordi e dalla casa di campagna che quando era bambino, alla sera, era tutta un raccontare. Ogni giorno un fatto straordinario, come la gallina che viveva senza avere il cervello e il mostro con gli occhi luminosi. Tutte storie cui probabilmente deve il fatto di essere diventato scrittore e altre cose importanti della sua vita. Gli amici, per esempio, poi la banda dei Cento Tetti, la passione per gli alieni e la Società dei cacciatori di dischi volanti, che di alieni veri non ne ha mai incontrati finché in paese non compare “la Patri”. Con il suo piglio da capobanda e un piano segreto, la ragazza riesce a convincere i cinque amici a partire per una missione sul Monte Bruno, dove si dice che la notte atterrino gli alieni ed esseri misteriosi provenienti da lontane civiltà stellari.

Un’avventura straordinaria che riannoda il filo della Memoria tra chi è diventato grande nel corso del Novecento e chi lo sta diventando oggi.

Eravamo convinti di poter fare qualunque cosa, saltare su un disco volante, partire per un viaggio che non sarebbe finito mai, credere nella magia che fa succedere le cose più imprevedibili e grandiose.


Pierdomenico Baccalario, La rivincita dei matti, Mondadori 2022

BaccalarioAgnese, che tutti chiamano Steno, nell’estate del 1982 ha tredici anni. È l’estate magica in cui l’Italia di Paolo Rossi ed Enzo Bearzot vincerà i Mondiali di calcio contro la Germania Ovest. Ma è anche l’estate in cui lo zio Arturo Praz, detto Leggenda, si mette in testa di giocare la sua partita, raccogliendo i vecchi amici per sfidare, il giorno della finale, gli infermieri del manicomio. Già, perché Arturo, Bones, Mario, Bobi e tutti gli altri sono legati da un passato comune: sono ex pazienti del Collegio – è così che chiamano l’ospedale psichiatrico della città – e ne sono usciti grazie a un dottore rivoluzionario e gentile, uno che ha cambiato il mondo: Franco Basaglia. In sella alla Vespa dello zio, lanciata per le strade di una Trieste avvolgente e carica di fascino, Steno segue le incredibili avventure della squadra dei matti a cui, scopre a un certo punto, è legato anche il destino della Nazionale azzurra. Arturo e i suoi compagni cercheranno la loro rivincita, portando sul campo rabbia, paura, speranze e ogni scintilla della propria esistenza, per dimostrare che diverso e normale significano spesso la stessa identica cosa.

Il romanzo ispirato e appassionante di un grande scrittore: un inno al valore della diversità, una storia popolata di personaggi indimenticabili che si muovono sul palcoscenico di una città magica.


Francesco Zani, Parlami, Fazi editore 2023

Zani, Parlami

Si chiama Alessandro ma per tutti è Gullit, come il calciatore del Milan, anche se parla appena e balbetta, accende le luci di casa durante il giorno, legge i giornali al contrario e non ha neppure un amico.
L’unico a capirlo davvero è il fratello maggiore, capace di varcare i confini di quel mondo chiuso che il ragazzo ha creato per difendersi, fatto di gesti ripetitivi e silenzi incomprensibili. I due crescono insieme sotto il sole di Cesenatico, tra gli ombrelloni colorati del Bagno Beatles, lo stabilimento balneare gestito dai genitori che si accende di allegria in estate per rimanere nascosto nella nebbia d’inverno. Se per il padre il bagno è la chiave per un’esistenza migliore, per la madre le stagioni che si susseguono al lavoro sono sempre più faticose, tanto da spingerla a mandar giù un bicchiere di vino dopo l’altro per tentare di sopravvivere alla tristezza. Quando la pericolosa ambizione del padre trascina l’attività di famiglia in un giro d’affari poco chiaro, il giovane Gullit decide di farsi avanti, rompendo per sempre l’equilibrio delle cose.
Parlami, il commovente esordio di Francesco Zani, racconta con voce limpida e sincera l’arrivo di un bambino speciale capace di scardinare i meccanismi di una famiglia come tante. Un romanzo di formazione delicato e vibrante che ci mostra come l’amore sia capace di superare anche le differenze più profonde, con un protagonista dallo sguardo diverso che entrerà sicuramente nel cuore dei lettori.

«Parlami di Francesco Zani ha il sapore salmastro dell’Adriatico e un orizzonte fatto di sentimenti pronti a esplodere nel bene come nel male. Perché quando si è giovani, quando l’inesperienza la fa da padrone, un attimo può essere fatale. Zani ha la penna degli scrittori autentici, quelli che scelgono l’unica parola, l’unica parola esatta». Daniele Mencarelli


Cristiano Governa, Io sarò i tuoi occhi, Bompiani 2023

GovernaEugenio gioca a basket, sfreccia sulla bici e forse diventerà cieco. Chiara è una ballerina formidabile. Hanno deciso che si sposeranno. Lei ha anche deciso che il loro primo figlio si chiamerà Ivano. Lui no. Poi c’è Nino, che sa sempre tutto, e la Fede, che è grassa (non rotonda, non cicciottella: proprio grassa) e lo sa e non le importa. Una banda di dodicenni nella Bologna d’inizio estate: sembra il paradiso. Ma non lo è. Perché quando Chiara scompare, e non è la prima ragazzina a svanire così nel nulla, la polizia indaga senza esito. E i tre amici rimasti indagano a loro volta, di notte, correndo in bici, insinuandosi in una cartoleria che custodisce un mistero spaventoso legato a una serie di foto scattate ai bambini di prima elementare del quartiere. Così almeno dicono Mattia e Selvaggia, che sono strani e molto social però sanno un sacco di cose. Toccherà alla banda dei tre risolvere il mistero e ricomporre la verità. A dimostrare che una ragazzina con la pelle scura, una grassa (non rotonda, non cicciottella: proprio grassa), un ragazzino sapientino e uno che sta per perdere la vista possono rifare il mondo, se ne hanno voglia. O almeno aggiustarlo un po’.


Luigi Garlando, Siamo come scintille, Rizzoli 2022

GarlandoScià è una instapoet di 16 anni, ha due milioni di follower e di sé mostra solo un’ombra (il nick viene da “shadow”). Gregorio è uno scrittore cinquantacinquenne che ha all’attivo un solo romanzo di straordinario successo, pubblicato ormai trent’anni fa – un miracolo editoriale che non si è più ripetuto. Ecco perché, quando arriva la proposta di un editore, accetta di fare da ghost writer (strapagato) di Scià e di seguirla nel suo primo tour di spettacolari reading in spiaggia. Gregorio è un uomo spiritoso e colto e conosce la grande letteratura; pensa ci sia ben poco da imparare da una ragazzina tutta social e frasi fatte. Scià ha capito molto presto che con i suoi pensieri schietti e le sue parole affilate può incontrare moltissime persone; e chissà che non possa far cambiare idea anche al presuntuoso scrittore che l’accompagna. “Io non volevo fare la poetessa, anzi, non so neppure se lo sono” spiega a Greg, al quale balzano subito in mente le parole della grandissima Marina Cvetaeva: Ai miei versi scritti così presto, che nemmeno sapevo d’esser poeta, scaturiti come zampilli di fontana, come scintille dai razzi. È così che comincia un’improbabile amicizia, che attraversa le generazioni e i preconcetti e li trascina in un’avventura on the road emozionante, a colpi di versi, musica, incontri eccezionali, qualche paura e molto, molto amore.


Gigliola Alvisi, Egea Haffner, La bambina con la valigia, Piemme 2022

AlvisiNel 1945, quando suo padre scompare, inghiottito nelle spaventose voragini carsiche, Egea è solo una bambina. Ancora non sa che a breve inizierà la sua vita di esule, che la costringerà a lasciare la sua terra e ad affrontare un futuro incerto, prima in Sardegna, poi a Bolzano, accudita da una zia che l’amerà come una figlia. La geografia del cuore di Egea Haffner avrà però sempre i colori, gli odori e i suoni di Pola, la sua città. Ed è una geografia che custodisce la sua storia personale, ma è anche parte della nostra vicenda nazionale: nella sua memoria si riflette il dramma di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Il suo racconto tiene accesa la luce della memoria e si fa simbolo della storia di chiunque ancora oggi sia costretto a lasciare la propria casa.

Egea Haffner
Simbolo della tragedia dell’esodo istriano-dalmata, nasce a Pola il 3 ottobre 1941 da Kurt Haffner ed Ersilia Camenaro. Orfana di padre ed esule, abbandona Pola nel luglio 1946 per raggiungere Cagliari insieme alla madre. Nel 1947 è affidata alla nonna e agli zii paterni che si erano stabiliti a Bolzano. Oggi vive con il marito Giovanni a Rovereto, circondata dall’affetto delle due figlie e delle sei amatissime nipoti.

Gigliola Alvisi: La ragazza che voleva raccontare l’inferno, Rizzoli 2019.

4344522-9788817109543-285x424.pngIlaria Alpi è stata uccisa in Somalia nel 1994, insieme al cameraman Miran Hrovatin. Aveva trentadue anni ed era una reporter della RAI. Quando è morta stava indagando su un traffico di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l’Europa. Per Ilaria raccontare le ingiustizie, le violenze e soprattutto non tacere la verità era una sorta di imperativo. Ma cercare sempre la verità può far paura. Per questo la verità sulla sua morte ancora non si conosce per intero. Con la prefazione aggiornata di Mariangela Gritta Grainer, già Presidente dell’Associazione Ilaria Alpi, e una nuova nota dell’autrice, nel venticinquesimo anno dalla scomparsa della reporter.

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